La rosacea è una malattia della pelle particolarmente complessa, che può presentarsi con un’ampia gamma di sintomi e con vasto ventaglio di gravità. Per molti anni si è diagnosticata la rosacea basandosi su “sottotipi” e uno di questi era definito (proprio in relazione alla vasodilatazione sul volto) rosacea eritemato – teleangectasica. Questo tipo di approccio è stato sostituito con un approccio per “fenotipi” più concentrato sui sintomi del singolo paziente, piuttosto che per categorie mediche. Tuttavia, nonostante il cambio di paradigma, le teleangectasie restano una delle caratteristiche maggiori della rosacea.
Oltre a queste manifestazioni, la rosacea si può presentare con un eritema diffuso nella parte centrale del viso, con vampate di rossore al volto, con papule o pustole, con l’ingrossamento (iperplasia) di alcune parti del viso (naso, mento, fronte etc), nonché con la sensazione di bruciore alla pelle. Chiaramente non tutti questi sintomi devono presentarsi insieme per poter parlare di rosacea né devono manifestarsi in forme particolarmente visibili e gravi. Per le teleangectasie, per esempio, nei casi più lievi di rosacea, la vasodilatazione è appena percettibile, mentre nelle forme più gravi i vasi sanguigni dilatati creano un vero e proprio reticolo ben visibile sul volto del paziente.
Anche gli altri sintomi possono variare nella loro gravità e l’eritema centro facciale può essere particolarmente persistente con vampate di rossore intense oppure presentarsi in forme blande e con rossore solo sporadico.