Una volta assodato che la dilatazione dei capillari del volto non sia dovuta a fattori ambientali temporanei, e che quindi possa attenuarsi o scomparire con il venir meno di questi, si può pensare di ricorrere alla
terapia laser per il trattamento della couperose. Negli ultimi anni, il ventaglio di opzioni a disposizione si è decisamente allargato e anche l’efficacia dei trattamenti laser è decisamente aumentata. Esistono due tipi di trattamenti per ridurre la vasodilatazione cutanea:
- la laser terapia;
- la luce pulsata.
In base alla profondità delle lesioni vascolari, la laser terapia può ricorrere a una diversa gamma di sorgenti laser che assumono nomi tecnici diversi. La luce pulsata, dall’altro lato, è una luce policromatica che riduce la couperose attraverso un processo chiamato fototermolisi selettiva. Entrambe le tecniche, tuttavia,
non devono intendersi come risolutive del problema per sempre. La vasodilatazione potrebbe infatti ripresentarsi dopo un determinato periodo di tempo. Non solo, sia la laser terapia che la luce pulsata vengono spesso usate dagli specialisti in combinazione con altre terapie (topiche o sistemiche), per rendere il trattamento più efficace.