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Rosacea fimatosa: trattare la rosacea sul naso

rosacea rinofima

 

La rosacea fimatosa è uno dei sottotipi della rosacea. Si differenzia dagli altri sottotipi perché si manifesta con un aumento delle dimensioni del tessuto connettivo e delle ghiandole sebacee (iperplasia). Coinvolge per lo più il naso (rinofima), ma può riguardare anche altre zone del volto, come:

  • il mento (gnatofima);
  • le palpebre (blefarofima);
  • le orecchie (otofima);
  • la fronte (metofima).

 

Forme di rosacea fimatosa ed effetti psicologici

La rosacea fimatosa può manifestarsi in svariate forme e con diversi gradi di gravità. Nei casi più lievi non vi è una modifica dell’aspetto della parte interessata (il naso per esempio), ma solo una leggera prominenza degli orifizi follicolari. Nei casi più gravi, invece, la parte del volto interessata da rosacea fimatosa cambia decisamente di forma e dimensione, c’è un aumento del volume (ipertrofia) del tessuto connettivo e delle ghiandole sebacee, con conseguente dilatazione dei follicoli. Esistono anche manifestazioni intermedie di rosacea fimatosa, dove si notano i primi effetti sulla forma e le dimensioni della parte interessata del viso e sul tessuto connettivo e delle ghiandole sebacee. Coinvolgendo il volto, la rosacea fimatosa ha notevoli effetti sulla vita sociale e sul benessere psicologico dell’individuo. Ansia, stress, imbarazzo e in alcuni casi depressione, sono risultati spesso associati con la malattia.
Considerando che l’ansia e lo stress sono tra i fattori di rischio della rosacea, potrebbe innescarsi un circolo vizioso che, alimentando stati psicologici negativi, andrà ad impattare sul decorso della malattia.

 

Come trattare la rosacea fimatosa

Generalmente la rosacea fimatosa viene trattata con la chirurgia o con la laser terapia ablativa (terapia fisica), o con una combinazione di entrambe le tecniche. La rosacea fimatosa può essere accompagnata, però, anche da altri sintomi tipici dei differenti sottotipi di rosacea. Nei casi in cui siano presenti lesioni infiammatorie, per esempio, potrebbe essere necessario il ricorso a terapie farmacologiche. Data la complessità di forme e i vari gradi di gravità in cui si può presentare la rosacea fimatosa, nonché la possibile sovrapposizione con altri sottotipi di rosacea, si consiglia sempre il ricorso allo specialista. Con una visita dermatologica, il medico potrà valutare la gravità della rosacea fimatosa, scegliere la terapia per la rosacea più adatta al caso specifico, e informare sulle corrette aspettative da attendersi dalla cura. La rosacea, infatti, è una malattia cronica della cute che può ripresentarsi dopo
un periodo di apparente scomparsa: la diagnosi deve essere formulata da uno specialista, che prescriverà la terapia adeguata al singolo caso.

È opportuno rivolgersi ad un dermatologo, che valuterà la situazione e potrà indicare il trattamento della rosacea migliore per il singolo paziente.